Sette e Ottocento
Sant'Alfonso all'Esquilino

E' un raro esempio di "gothic-revival" nell’architettura religiosa romana. Qui si venera la devota immagine di Maria Santissima detta "la Madonna del Perpetuo Soccorso".

Specifiche | Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Maria Maggiore in S. Vito |
Proprietà | Ente Religioso Cattolico |
Affidamento | Congregazione del Santissimo Redentore (C.SS.R.) |
Accesso | 6:50-19:30 |
Bibliografia | M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891; C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton-2004; F. Gizzi- Le Chiese di Roma del Sette e Ottocento-Newton-1995; perpetuosoccorso.it |
Indirizzo | Via Merulana, 26– Rione Esquilino |
Realizzazione | Eretta tra il 1855 e il 1859 e modificata nel Novecento |
Stile architettonico | Neogotico |
Architetto | George Wigley (1825-1866) |
da non perdere | Icona della “Madonna del Perpetuo Soccorso” |

Storia
Costruita tra il 1855 e il 1859 nella seicentesca Villa Caetani su progetto di George Wigley. Questa tenuta era stata acquistata nel 1853 per diventare la Casa Generalizia dell'ordine dei Redentoristi e la proprietà comprendeva anche i resti dell’antica chiesa di San Matteo in Merulana. Nel far erigere una chiesa dedicata a S. Alfonso Maria de Liguori, loro fondatore, i Redentoristi fecero in modo che l’antica Icona della “Vergine di S. Matteo” o più esattamente “La Vergine del Perpetuo Soccorso”, custodita in Santa Maria in Posterula potesse essere ricollocata nel nuovo luogo di culto; per tale motivo la chiesa è conosciuta anche come Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso. E’ una delle ultime chiese edificate nella Roma pontificia; fu notevolmente modificata ad inizio Novecento, quando fu realizzata la scalinata d'ingresso e un ulteriore restauro ebbe luogo nel 1958 in occasione del centenario dell'intronizzazione dell'icona della Madonna del Perpetuo Soccorso.
Esterno
La facciata in mattoni e travertino è preceduta da una scalinata e presenta tre ingressi e un arco ogivale, decorato al centro da un grande rosone. Ognuno dei portali è sormontato da un bassorilievo: S. Clemente Hofbauer alla destra e S. Alfonso de’ Liguori a sinistra; al centro una serie di angeli che incorniciano un mosaico raffigurante la Vergine del Perpetuo Soccorso. Al vertice del timpano è posta una statua del Redentore.
Interno
L’interno, arricchito da marmi policromi, si presenta a tre navate con tre altari per lato, e sono impreziositi da decorazioni di fine Ottocento del pittore redentorista Maximilian Schmalzl.
All’inizio della navata sono poste, sulla destra una statua di Gesù Nazareno e, sulla sinistra, uno statuario raffigurante il Calvario.
Sull’arco trionfale che delimita la zona del presbiterio risalta un dipinto del primo Novecento di Eugenio Cisterna raffigurante l'Incoronazione della Madonna come Regina del Cielo tra gli angeli e i santi redentoristi.
Sull’altare centrale è posta l’icona sacra del XIV secolo della Madonna del Perpetuo Soccorso, donata ai Redentoristi da Pio IX nel 1866. L’abside è decorata un mosaico che ritrae il Cristo in trono tra la Vergine e S. Giuseppe, realizzato nel 1964.
Gli altari laterali sono, in senso antiorario, partendo dalla destra dell’ingresso, dedicati a S. Teresa d’Avila, S. Giuseppe, Sacra Famiglia, S. Alfonso, Immacolata Concezione e S. Francesco.

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