Il Rinascimento
San Tommaso ai Cenci

Si trova all'interno della cosiddetta "Isola de' Cenci", ovvero l'isolato su cui, a partire dal Medioevo, sono sorti gli edifici di proprietà della famiglia dei Cenci, ricordata per la tragica vicenda di Beatrice e dei suoi fratelli Giacomo e Bernardo.

Specifiche | Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Maria in Portico in Campitelli |
Proprietà | Diocesi di Roma |
Affidamento | Clero diocesano |
Accesso | Aperta solo durante eventi liturgici (a richiesta) |
Bibliografia | M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891; C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004; Roma Sacra – Itinerario 14- Elio De Rosa editore-1998. RomaTurismo.it |
Indirizzo | Piazza delle Cinque Scole, 14 – Rione Regola |
Realizzazione | Eretta tra il 1559 e il 1575 |
Stile architettonico | Rinascimentale |
Architetto | Ignoto |
da non perdere | Affreschi su “Storie della Vergine” |

Storia
La chiesa risulta già documentata dall’inizio del XII secolo come risulta da una lapide datata 1114 nella quale si ricorda l’inaugurazione dell’altare maggiore sotto il pontificato di Pasquale II. Da sempre la chiesa fu intitolata a S. Tommaso e il suo nome originale risulta esser stato San Tommaso a Capo le Mole per la vicinanza ai mulini galleggianti che si trovavano intorno all'Isola Tiberina dove la corrente scorreva più velocemente.
La denominazione odierna risale invece alla riedificazione dell’edificio per volontà di Cristoforo Cenci nel XVI secolo per farne la cappella di famiglia. Nel 1825 fu concessa all’ Arciconfraternita della Dottrina Cristiana e successivamente alla Confraternita dei Cocchieri (o Vetturini) che ogni anno vi fanno celebrare una messa nel giorno del supplizio di Beatrice e del fratello Giacomo.
Restaurata tra il 1972 e il 1977, è la sede della Famiglia Piccola Chiesa, associazione diocesana di laici dedita al sostegno catechistico e morale delle famiglie.
Esterno
La facciata presenta due portali sormontati da timpani triangolari con l’iscrizione dedicatoria. Sopra, in corrispondenza di questi ultimi, si trovano due oculi tondi e due piccole finestre. Al centro è posta una cornice decorata che racchiudeva un affresco oggi scomparso.
Interno
L’interno è a navata unica con volta a crociera, con al centro lo stemma dei Cenci, una cappella laterale sul lato destro e due cappelle su quello sinistro.
All’inizio della parete destra è collocata, entro un telaio movibile, uno stendardo raffigurante da un lato la Vergine in trono con il Bambino e Angeli, dall’altro la Madonna Addolorata tra Angeli recanti i simboli della passione. La cappella del lato destro è dedicata al Crocifisso: il crocifisso ligneo dipinto che vi si conserva è del XVIII secolo.
L’altare maggiore, inserito in una nicchia preceduta da una balaustra, è costituito da una mensola marmorea sostenuta dada una coppia di trapezofori a piede leonino risalenti al I secolo d. C. sotto i quali è posta una vasca in cui, secondo la tradizione, sarebbe stata battezzata Beatrice Cenci. Sulla tela posta sull’altare maggiore vi è rappresentata la scena dell’Incredulità di S. Tommaso, opera di Giuseppe Vermiglio (1612). Ai lati dell’altare vi sono due porte di accesso ai vani di servizio, sormontate da due affreschi raffiguranti i santi Marco e Giovanni.
La cappella alla sinistra dell’altare maggiore è dedicata a S. Francesco d'Assisi; la pala d'altare del XVIII secolo raffigura S. Francesco nel deserto, mentre gli affreschi laterali raffigurano i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. La
volta principale raffigura la nascita e morte del santo e la ricezione delle stimmate, mentre nelle pareti laterali è raffigurato il santo tentato dal diavolo e l'apparizione di Cristo e della Madonna alla Porziuncola.
La cappella successiva è dedicata alla Madonna della Sbarra ma è conosciuta anche come Cappella del Sermoneta in riferimento all’artista che realizzò gli affreschi nel 1565. Nei L'affresco sull’altare raffigura la Natività; ai due lati di questo e nei pilastri d’ingresso alla cappella il Sermoneta ha inserito le figure dei profeti Ezechiele, Davide, Isaia e Daniele. Sulle pareti laterali sono raffigurati la Nascita della Madonna e l'Annunciazione. La volta presenta altri affreschi raffiguranti i suoi genitori, i santi Gioacchino e Anna.
La controfacciata ha al suo interno un affresco raffigurante Cristo e la Samaritana al pozzo, risalente al primo ventennio del XVII secolo. Accanto alla lunetta sono poi raffigurati due evangelisti: S. Marco e S. Luca, mentre in basso si trovano i busti reliquiari in legno di S. Francesco d’Assisi a destra, e di S. Francesco di Paola a sinistra, santi che portano entrambi il nome di Francesco Cenci, committente originario dei lavori di riedificazione del XVI secolo.

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