Vai ai contenuti

Santa Maria idel Pianto - Le Chiese di Roma

Salta menù
panoramica
Salta menù
cupole di Roma
Il Barocco
Santa Maria del Pianto ai Catinari
banner_s Maria idel Pianto
Deve la sua costruzione al fatto miracoloso di un’immagine mariana che, di fronte a un efferato delitto, versò lacrime.
separatore
Specifiche
Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Maria in Portico in Campitelli
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Oblati di Maria Vergine (OMV)
Accesso
Da LUN a SAB 12:00-13:00; DOM 10:00-12:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
Roma Sacra – Itinerario 13- Elio De Rosa editore-1998.;
TurismoRoma.it
Indirizzo
Via di Santa Maria dei Calderari, 29 – Rione Regola
Realizzazione
Eretta a partire dal 1612, completata nel 1690.
Stile architettonico
Barocco
Architetto
Nicolò Sebregondi (1585-1652)-Giovanni Battista Mola (1585-1665)
da non perdere
Affresco della “Madonna del Pianto”
separatore
Storia
Si narra che nel 1546 sgorgarono lacrime dall’immagine della Madonna affrescata su un muro del portico di Ottavia in occasione di un delitto commesso davanti ad essa. Per commemorare l’evento miracoloso l’affresco fu staccato e trasferito nella vicina chiesa del San Salvatore de Caccabariis e fu istituita una Confraternita con il nome di S. Maria del Pianto.  Alla fine del XVI secolo la vecchia chiesa versava in stato di abbandono, così la confraternita la fece demolire nel 1608 e intraprese nel 1612 la costruzione di una nuova chiesa dedicata alla Vergine secondo un progetto di Niccolò Sebregondi, ma per la carenza di fondi rimase poi incompiuta e un vero completamento della chiesa secondo il progetto originario non avvenne mai. Nel 1642 Giovan Battista Mola fu chiamato a proseguire i lavori durante i quali fu eseguita l’abside e dal 1690 furono completati gli altari laterali e la decorazione interna ad opera di Filippo Tittoni. Per l’esecuzione della cupola si dovette attendere il 1735.Restauri sono stati intrapresi agli inizi del Novecento e del nuovo millennio.
Esterno
La chiesa non ha facciata e presenta due ingressi laterali. Il portale su via di S. Maria del Pianto fu ricostruito nel 1875 da Virginio Vespignani in stile neorinascimentale: presenta una cornice modanata sormontata dall’iscrizione dedicatoria. Il secondo portale è su via Santa Maria dei Calderari inquadrato da una semplice modanatura e sormontato da un architrave. Da questo lato è visibile la cupola opera di Mario Bernardi (1735).
Interno
L’interno si presenta con una pianta a croce greca dai corti bracci coperti da volte a botte. All’inizio della navata si trova lo stendardo che raffigura il "Miracolo dell’immagine piangente della Madonna" e la "Vergine in gloria".
La navata poco profonda è completamente priva di decorazioni; anche le volte sono semplicemente intonacate mentre la cupola è scandita da costoloni dipinti che si concludono in un tondo con lo Spirito Santo eseguito da Camillo Marini nel 1817.
In una nicchia vicina all’ingresso di via di S. Maria dei Calderari si trova un prezioso residuo dell'originaria chiesa medievale, un pannello di tabernacolo o ambone caratterizzato da un porticato di quattro archi gotici che racchiudono un mosaico geometrico in stile cosmatesco.
La cappella di destra è dedicata a S. Francesca Romana, raffigurata nella pala d’altare di Lazzaro Baldi (1702) mentre venera la Madonna col Bambino, insieme ai santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova. Sul lato sinistro è il monumento sepolcrale di Pompeio Palmieri, opera di Giovanni Battista Mola (1650).
Il presbiterio, delimitato da una balaustra presenta una grande abside su cui svetta l'arco trionfale. Sulla parete destra è un dipinto di Agostino Ciampelli (1605)
raffigurante l’Apparizione di Cristo a S. Martino; nella parete sinistra invece è un dipinto di ignoto autore di inizio Seicento che raffigura Gesù tra i Dottori.
L’altare conserva il venerato affresco della Madonna del Pianto del XV secolo.
Al Crocifisso è dedicata la cappella di sinistra, con un imponente altare barocco con una coppia di colonne che sostengono una trabeazione su cui è presente il rilievo di un angelo e un putto che reggono gli Strumenti della Passione. Il Crocifisso sull’altare, in cartapesta dipinta è opera del XVI secolo, mentre la statua lignea dell’Addolorata posta ai suoi piedi è del XVIII secolo. Ai lati dell’altare si trovano monumenti sepolcrali seicenteschi.
Sulla controfacciata si trova la cantoria con l’organo, completamente rifatta durante i restauri ottocenteschi.
separatore
GALLERY

Santa Maria del Pianto Santa Maria del Pianto Santa Maria del Pianto Santa Maria del Pianto Santa Maria del Pianto Santa Maria del Pianto
Created with WebSite X5
Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
Torna ai contenuti