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Santa Maria della Luce - Le Chiese di Roma

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panoramica
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cupole di Roma
Sette e Ottocento
Santa Maria della Luce
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Il nome della chiesa deriva da un’immagine della Madonna trovata vicino al Tevere ed a cui si attribuì una guarigione miracolosa. Dopo questo evento, l’immagine fu portata a San Salvatore della Corte che da quel momento mutò il suo nome in Santa Maria della Luce. L’immagine è una delle più venerate in Trastevere.
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Specifiche
Rettoria-Chiesa nazionale (Paraguay)-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Crisogono
Proprietà
Fondo Edifici di Culto
Affidamento
Clero religioso
Accesso
10:00-13:00 e 15:00-19:00 (non visitabile-restauri in corso)

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Fondo Edifici di Culto-Santa Maria della Luce;
TurismoRoma.it
Indirizzo
Via della Luce – Rione Trastevere
Realizzazione
Fondata nel IV secolo, venne restaurata nel XII, XVII e XVIII secolo
Stile architettonico
Rococo
Architetto
Gabriele Valvassori (1683–1761)
da non perdere
Immagine della “Madonna della Luce”; affreschi di Sebastiano Conca
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Storia
Le sue origini risalgono al IV secolo, con il nome di San Salvatore della Coorte, titolo che alludeva all'excubitorium della VII Coorte dei Vigili e la tradizione ne assegna la costruzione a Santa Bonosa. Fu ampliata nel XII secolo, epoca di edificazione del campanile, e quindi restaurata nel XVII e XVIII secolo.
Il nuovo appellativo si deve ad un'immagine della Madonna rinvenuta sotto un arco presso il Tevere, veneratissima in Trastevere, che fu detta Madonna della Luce a seguito di un evento evento miracoloso che ebbe per protagonista un cieco cui l'immagine avrebbe donato la vista. Nel 1730 l'immagine fu traslata nella chiesa di San Salvatore della Coorte che si chiamò così Santa Maria della Luce, e quell'anno fu ristrutturata al suo interno da Gabriele Valvassori e ultimata nel 1821 da Bartolomeo Candussi. Dal 2003 la chiesa è sede della missione latino-americana e affidata ai Padri Scalabriniani.
Esterno
La facciata, progettata da Gabriele Valvassori, fu completata solo nel 1832 e presenta al centro il portale d’ingresso e ai lati due finestre rettangolari; sulla verticale del portale si trovano un oculo ovale e una finestra.
Interno
L’interno, riccamente decorato, presenta una pianta con una navata centrale e corridoi alterali con cappelle che ospitano altari dedicati a santi e figure religiose. All’altare della cappella di destra, dedicata a S. Giuseppe, è presente il “Transito di San Giuseppe” di Giovanni Conca (1754).
Sull’altare maggiore si trova l’immagine della Madonna della Luce (XVI secolo). L’affresco del catino absidale, raffigurante "L'Eterno Padre benedicente fra gli angeli" è opera di Sebastiano Conca (XVIII secolo). Nel transetto di sinistra, si trova la statua settecentesca di “San Francesco di Paola”, opera di Onofrio Avellino. Sulla sinistra si trova la cappella di San Francesco di Paola, fondatore dei Minimi, e la pala d'altare del Conca del 1752 lo raffigura con i santi Francesco di Sales e Giovanni di Valois.
Le altre cappelline ospitano opere d'arte moderne che mostrano principalmente devozioni latinoamericane.
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GALLERY

S. Maria della Luce in Trastevere S. Maria della Luce in Trastevere S. Maria della Luce in Trastevere S. Maria della Luce in Trastevere S. Maria della Luce in Trastevere S. Maria della Luce in Trastevere
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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